Ho avuto un piccolo scambio di opinioni con una collega.
Niente di grave, assolutamente.
Il fatto è che io cerco, come agente immobiliare, di essere sempre più specializzata in affitti, che mi piacciono tantissimo, mentre il 99% dei miei competitors (= concorrenti) vedono l’affitto solo come ‘grasso che cola’ su una vendita.
Mi spiego meglio.
Trattano l’affitto solo quando non riescono a vendere una casa.
Quindi capisci subito da te che l’affitto, trattato in questo modo, è un di più che viene svolto in maniera superficiale dall’agente immobiliare.
Molti non hanno nemmeno ben chiare le normative attuali.
Scrivono ancora in modo assolutamente antiquato (chi caspita usa ancora la parola PIGIONE?).
Dimenticano delle parti ESSENZIALI del contratto.
A me, invece, piace proprio tantissimo trattare gli affitti. Mi gratificano molto.
Anche se è a fronte di una guadagno veramente poco rispetto alla gamma di servizi che offro.
Questa lunga premessa per dire che la collega mi ha detto:
Ah, ma fai tutto quel lavoro? Non ne vale la pena con la miseria che ci pagano! Io chiedo solo la busta paga! Al primo che mi entra in ufficio appioppo la casa.
AH.
MA SEI SERIA?
MA SEI DAVVERO UNA PROFESSIONISTA?
MA STAI DAVVERO TUTELANDO I TUOI CLIENTI?
Io non credo affatto.
Gli affitti non devono essere considerati un ‘ripiego’. E non stai offrendo un buon servizio.
Prima di tutto non lo offri alla proprietà: se guardi solo la busta paga perderà una fetta consistende di partite iva e professionisti. Tanto per dirne una, eh. Senza contare che sicuramente manco due parole ci hai fatto con l’inquilino.
In secondo luogo non lo offri all’inquilino. Magari gli dai la prima e unica casa che hai. E potrebbe non andare bene.
In terzo luogo sei responsabile come mediatore.
Quindi proprietario o inquilino, che mi leggi, fai attenzione!
Alla prossima
Brenda