CASE HISTORY – CONTRATTO FAI DA… TE?

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Non è da tutti e nemmeno da tutti i giorni ricevere dei complimenti da un Notaio.

Ma vi racconto la storia.

Premetto che nei contratti di locazione sono abbastanza pignola.

Perchè dopo 16 anni ne ho visti (e ne vedo!) ancora moltissimi sprovvisti di coase e con clausole davvero fantasiose!

Ora, la questione mi perviene da una collega.

La proprietà vuole vendere e le dice che c’è l’inquilino.

Al momento della visita la collega si fa consegnare tutti i documenti fra cui anche il contratto di locazione.

Che parrebbe (?) essere stato fatto da un fantomatico avvocato dello studio legale del posto di lavoro della proprietà.

Lei lo legge e poi me lo passa e mi dice: NON HO CAPITO NIENTE!

Ora la collega è afferrata per cui la cosa mi incuriosisce ancora di più.

Naturalmente mi prendo la briga e, evidenziatore alla mano, lo leggo.

NON HO CAPITO NULLA NEMMENO IO!!!

Ma vediamo nello specifico cosa succede.

I termini del contratto sono già fumosi sin dal titolo: contratto di locazione con opzione di acquisto e affitto a riscatto.

EH????

Cosa dovrebbe essere???

Immagino, ma davvero vado ad intuito, che volessero accordarsi per un affitto e se andava bene, dopo circa 3 anni, l’inquilino avrebbe comperato la casa.

I 3 anni sono passati.

Leggo poi una cosa che mi lascia perplessa. Il conduttore ha facoltà di recedere anticipatamente per gravi motivi 6 mesi prima, se non ha gravi motivi 12 mesi prima.

EH????

Proseguo.

Deposito cauzionale. 2 mesi. Che vengono restituiti come tale se resta un contratto di locazione ma che diventano ACCONTO (e nemmeno caparra confirmatoria) se l’inquilino acquisterà la casa.

E andiamo avanti.

Il locatore può esercitare l’opzione della vendita allo scadere dei 4 anni.

IN CHE TERMINI???

Ovvero: ti telefono? ti mando una raccomandata? un piccione viaggiatore?

L’inquilino invece può chiedere quando vuole di esercitare la sua opzione per l’acquisto.

Sempre in che termini non è dato sapere.

MA MI E’ SORTO UN DUBBIO: ma l’opzione quando scade? E se non scade proprio???

E aggiungiamo che in questo contratto manca qualsiasi clausola o riferimento alla certificazione energetica (parliamo del 2014 eh!).

Ora, ho preferito inviare la collega dal suo Notaio che l’avrebbe aiutata.

ORA, senza entrare troppo in dettagli, il Notaio, a parte farmi i complimenti per la puntuale disamina del contratto (che vi ho davvero riassunto!!!) ha decretato che per risolvere quel contratto non è sufficiente una disdetta classica all’Agenzia delle Entrate, poichè secondo lui (come secondo me) per quell’opzione non è prevista scadenza alcuna, quindi potenzialmente valida PER SEMPRE.

Pertanto faranno anche una scrittura privata da registrare con i soliti 200 euro + bolli.

SEMPRE PER VOLERE RISPARMIARE LA PROVVIGIONE O LA CONSULENZA DI UN AGENTE IMMOBILIARE (ovvero 400 euro) ne perderanno 200 + bolli ma soprattutto si sono giocati anche dei mesi in cui avrebbero già potuto mettere in vendita l’immobile e forse venderlo! Così come l’inquilina, che avrebbe voluto andarsene prima, non potrà per questo cavillo!

Eppure l’avvocato, pare, sia stato pagato. E profumatamente.

Se volete consulenze sui contratti di locazione, mandate una mail a info@aliceimmobiliare.com

Alla prossima

Brenda

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