L’agente immobiliare non potrà essere sostituito. Magari cambierà la normativa, magari cambieranno le sue funzioni, magari cambieranno altre cose. Non lo so.
Tuttavia è certo che una delle ragioni per le quali è che non verrà sositutito da portali immobiliari o dalla tecnologia è che l’emozione e il contatto umano sono insostituibili.
Vediamo 3 MOTIVI per i quali l’agente immobiliare è ancora importante.
L’INTUITO
In 16 anni circa del mio lavoro nelle agenzie immobiliari di Lodi e del Lodigiano (con una puntatina a Piacenza), il compratore spesso descrive con grande attenzione tutti i dettagli della sua futura nuova casa, l’emozione di andarci a vivere, il vedersi già nel suo sogno. Insomma lui vorrebbe davvero e con tutte le sue forze la casa che immagina in ogni momento.
Certo, usa la tecnologia anche lui. Va su un qualsiasi portale o su un qualsiasi sito di una qualsasi agenzia immobiliare, clicca sulle case che di primo acchito gli piacciono, magari con belle foto, magari con il 100% di match. Poi fissa gli appuntamenti, va a vedere le 10/20…anche 30 (!!!) case (è notizia di questi giorni che una Cliente da gennaio 2017 ne ha viste 49… tra privati ed agenzie).
MA.
Eccoci al punto. MA apre la porta e dopo soli 3 secondi sa che non è quella giusta.
Perchè? Cosa è successo?
Carta e tecnologia sono certamente utili, essenziali e facili da usare.
Certo, uso anche io inserire una serie di cose: la planimetria, per mostrare la disposizione degli ambienti.
Certo, utilizzo anche io la nuova tecnologia a 360° per mostrare le case e anche la visita guidata.
Ma restano e resteranno ancora per un po’ strumenti per filtrare le case. Un buon agente immobiliare, dopo avere ascoltato veramente il compratore, usa CUORE e MENTE per abbinare le case giuste ALLE ESIGENZE di chi si trova dinanzi.
Perchè tutti sappiamo che l’acquisto di una casa è un misto di intuito ed emozione. Bisogna trovare il FEELING.
Il Mediatore, con la sue esperienza, sa leggere quei segnali sottili e indirizzerà il compratore verso quegli immobili che paiono più adatti.
E forse, proprio da quelle 10 (voglio essere brava) case, sa che 2 sono quelle adatte.
Perchè da foto e descrizione non si capisce l’emozione che emana la casa. Ed è l’esatto opposto dell’approcio, diciamo così, della macchina. Che mostra, ma non fa vivere.
Sappiamo benissimo che non esisteranno MAI due case identiche fossero anche nello stesso palazzo e nello stesso piano! Cosi come non ci saranno MAI due acquirenti.
E il mio lavoro è questo.
Lasciati guidare.
IL LETTORE DI INFORMAZIONI E LE 50 SFUMATURE DEL GRIGIO
La grandissima differenza fra il mercato immobiliare di oggi e quello di 10/15 anni fa, quando ho cominciato (era il lontano 2001 e mi ero laureata da poco), è il grande aumento delle informazioni che venditori e acquirenti hanno a loro disposizione. Dappertutto (pc, tablet, smartphone). Sempre (siamo sempre connessi con i nostri cellulari). Alla svelta (in tempo reale mi arriva la notifica di una nuova casa messa in pubblicità poco prima).
Ma tutte queste informazioni non servono a nulla se non le si sa tradurre ed applicare correttamente al mercato, locale sopratutto.
E’ qui infatti dove si situa il Mediatore. Ecco una persona che sa ‘leggere’ quelle informazioni e trattarle e trametterle nel gisuto contesto.
E’ facile avere prezzi al mq, misure di case, prezzi finali sui portali.
Ma tu, cliente, di tutta questa roba (che a volte non sai nemmeno la differenza fra monolocale e bilocale) cosa te fai?
Te lo dico io. Tiri un prezzo a caso. Si, perchè OGNI VOLTA che chiedo ad un Venditore come è arrivato alla cifra di vendita IMMANCABILMENTE ottengo due tipi risposte (chìon altre risposte a cascata volendo):
- me l’ha detto qualcuno (amico, cugino, geometra, vicino di casa)
- su internet c’è scritto che vale XXXmila.
(senza contare che abbiamo difficoltà NOI talvolta a capire i mq commerciali, calpestabili, SCV, le percentuali per la stima dei locali accessori e delle pertinenze…)
Un mediatore dovrebbe far ragionare il Venditore (sopratutto!) sulla valutazione della proprietà.
Il Mediatore ha una visione più ampia e neutra (se vogliamo chiamarla così) e più vicina al mercato immobiliare dato che ne conosce le dinamiche. Sa già cosa succede se una casa è fuori prezzo, ad esempio.
La tecnologia vede solo bianco e nero. Le (50) sfumature del grigio le sa leggere solo un buon Agente Immobiliare.
Ragionare, quindi, sul mettere sul mercato un immobile è fondamentale, far capire come posizionare correttamente la proprietà, che non è svendere! Far comprendere al Venditore che il mercato è profondamente cambiato. Cosi come far capire al compratore che il prezzo è corretto. Oppure che è inutile che si cerchino immobili da 100mila euro quando la banca gliene potrebbe erogare 80mila.
E non è trattativa. La trattativa inizia dopo la proposta.
Bisogna fare lavorare mentalmente il Cliente per togliergli letteralmente quelle vecchie credenze che ha del mercato.
E questo solo un agente immobiliare lo può fare.
Comperare o vendere casa è uno dei momenti più belli, terribili, significativi, stressanti, memorabili che possano accaadere nella vita. Tutto insieme. Un misto di tutte queste emozioni e paure, insomma un vortice!
Quindi è assolutamente di aiuto quando qualcuno prima di te ha avuto la stessa esperienza. Lo chiedi a chiunque: hai comperato casa? Devo fare il trasloco, mi consigli? Una grandissima fonte di stress, lo ammetto!
La tecnologia non possiede case, non si stressa per trovare la casa giusta, non si strugge per vendere una casa in periodi di recessione o perde il sonno per una trattativa perduta. E soprattutto non ti dà una pacca sulla spalla o un sorriso quando tutto è andato bene o un fazzoletto qualndo le cose non sono andate bene. Siamo empatici.
Mi piace quando un cliente è felice e sta bene.
Ci sono in vendita moltissime case e pochi acquirenti. Quindi spesso un venditore è scoraggiato dal fatto di non ricevere contatti o addirittura offerte.
Al contrario, capita che ai compratori sfugga un’occasione a causa magari del mutuo. E magari hanno un senso di vuoto perchè emotivamente avevano già ‘comperato’ quella casa, avevano già fatto progetti, si erano già visti nella casa. Sognavano.
Un buon Mediatore ha una certa sensibilità e aiuta il Cliente ad elaborare quella perdita e a riprendere la giusta strada e rimetterli sul cammino della ricerca.
Per ALMENO questi 3 motivi l’agente immobiliare non scomparirà.