Riprendo il discorso di ieri ma lo applico ad una casa.
La tabella che uso l’avete vista ieri.
La storia di oggi è questa.
Vado a fare un primo sopralluogo per una casa.
Il proprietario al telefono mi dice che si parla di una casa importante di 200 mq.
Bene.
La vedo, molto bella. Mi faccio dare una planimetria CATASTALE.
A parte riscontrare delle difformità (che al momento poco mi importano in quanto ne vado a discutere in un secondo momento) faccio i miei calcoli e in base a quella tabellina mi risultano circa 120 mq COMMERCIALI.
Quindi vado avanti a calcolare il valore di quell’immobile e mi risulta chiaramente una cifra ben inferiore alle aspettative di questo proprietario.
Non vi nego che mi ha mandato a quel paese!
Nonostante io gli abbia spiegato che:
- i metri quadri ‘calpestabili’ non sono la stessa cosa dei commerciali
- la valutazione economica dell’immobile si basa su quelli commerciali
- per quanto riguarda il box invece la valutazione viene fatta a ‘corpo e non a misura’
non ha sentito ragione e niente e nessuno al mondo gli toglierà dalla mente le sue convinzioni.
Però questa cosa mi aveva fatto (tristemente) riflettere che io, come i miei competitor, usiamo spesso i mq commerciali salvo poi dovere spiegare ai Clienti la differenza.
Allora ho deciso che fra poco cambierà rotta.
Negli annunci segnalerò i mq utilizzabili effettivamente.
Perchè è proprio vero che se i mq del giardino sono 500 all’inquilino non interessa se io li calcolo come fossero 50.
Lo stesso per i balconi e i terrazzi. Se sono 25 mq EFFETTIVI e io li calcolo come 5 mq al Cliente interessa che siano 25, per stendere o per mangiarci in estate!
E comunque l’inquilino vuole sapere se la sua cucina di 3 metri lineari ci sta!
E che la cantina sia di 4 mq per farci stare i suoi scaffali (e non come la calcolo io commerciale che diventa 1 mq!!!)
Insomma per dirvi che d’ora in poi cercherò anche in questo di essere più trasparente ed efficiente.
Alla prossima
Brenda